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New York City Dance Project la danza che fa sognare

Il New York City Dance Project è un progetto che che nasce, nel 2014, per mostrare allo spettatore la meraviglia dei corpi fluttuanti dei ballerini. Un’idea del fotografo di moda Ken Browan e…

Sorgente: New York City Dance Project |la danza che fa sognare

Andiamo in gita!!

Vi offro una valida alternativa alla solita giornata domenicale: gita presso l’eremo di Sant’Alberto di Butrio. 

angolo cortile w.jpgLuogo di preghiera e di ritiro non troppo distante per chi abita in provincia di Milano o Pavia,  l’eremo è  uno splendido posto da visitare e dove è possibile passare una giornata all’aperto tra la natura e la bellezza delle colline pavesi. Se riuscite ad organizzarvi troverete delle piacevoli aree (all’aperto) dove pranzare, inoltre potete convolgere i vostri bambini nella preparazione del pic-nic , vedrete che loro apprezzeranno il diversivo.

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L’eremo di Sant’Alberto di Butrio, sorge fra primi rilievi dell’Appennino ligure, nella valle Staffora dell’Oltrepò Pavese, in frazione Abbadia Sant’Alberto del comune di Ponte Nizza,  a 687 metri s.l.m., isolato in una chiostra di monti, tra verdi pascoli, castagni e querce e abeti.

La costruzione dell’eremo venne iniziata dallo stesso sant’Alberto, forse del casato dei Malaspina, che nel 1030 andò ad abitare in solitudine nella vicina valletta del Borrione, ove tuttora vi è una piccola cappelletta a lui dedicata.

Avendo guarito miracolosamente un figlioletto muto del marchese di Casasco (Malaspina), questo in segno di riconoscenza gli edificò una chiesa romanica in cui sant’Alberto ed i suoi seguaci eremiti potessero celebrare l’Ufficio. Costituitisi in comunità, gli eremiti edificarono il monastero.

Finita la visita lasciatevi conquistare dal profumo di natura che potrete sentire all’interno dell’incantevole piccolo negozio, sentirete il sapore delle caramelle preparate con il miele del proprio alveare,  troverete infusi, esenze, cosmetici, sciroppi ed unguenti preparati dai frati stessi, antichi rimedi 100% naturali, come “l’artiglio del diavolo” con proprietà antinfiammatoria ed analgesica, sul sito dell’eremo troverete spiegazioni sulle caratteristiche e proprietà di ogni prodotto.

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Eremo di Sant’Alberto di Butrio – Ponte Nizza  – 2016

Mostra di MC Escher

lw320-mc-escher-metamorphosis-ii-19401a Milano, Palazzo Reale, dal 24 giugno 2016 al 22 gennaio 2017

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Maurits Cornelis Escher (1898-1972) meglio conosciuto con le sue iniziali come MC Escher, è uno dei più grandi grafici del Novecento.

Le sue opere più popolari, figure impossibili, fondi reticolati con diversi modelli e mondi immaginari sono stati riprodotti  in copertine di libri, riviste, campagne pubblicitarie, ecc. Io stessa ho scoperto l’artista dopo aver visto in precedenza gran parte del suo lavoro. Se ritenete necessario su questo link potete prenotare una visita guidata.
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Forse il carattere matematico delle sue opere ha reso Escher, uno degli artisti più popolari, in particolare tra i matematici e negli ambienti di scienziati del computer.


Durante la sua carriera ha fatto più di 400 litografie e xilografie, e anche circa 2.000 disegni e bozze.
Molte delle sue opere, sono state vendute in maniera massiccia poco dopo la sua morte e sono sparsi in tutto il mondo.

Un gruppo importante di opere è esposto in modo permanente nel Museo Escher a L’Aia, Paesi Bassi.

 

Vitoria-Gasteiz (Green Capital)

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Purtroppo, Vitoria è di solito oscurato da altre città basche. Tuttavia, ha molto da offrire. In Vitoria potete trovare il centro storico meglio conservato dei Paesi Baschi.

Il “Casco Viejo” (il centro storico) di Vitoria è anche conosciuto come “mandorla medievale” per la sua forma a mandorla. Si trova sulla sommità di una collina, che è l’unico punto di elevazione di tutta la “Llanada alavesa”. Il muro che circonda il centro storico medievale è stato costruito durante la seconda metà del secolo XI (nuove scoperte suggeriscono che alcune parti del muro possono essere ancora più vecchie). La posizione strategica in cima alla collina ha aiutato Vitoria a diventare una fortezza difensiva e poter proteggere i regni di Castiglia e di Navarra nel corso dei secoli XI e XII.

Esiste attualmente un progetto per ripristinare parte del muro. La Fondazione della Cattedrale di Santa Maria offre visite guidate per visitare sia la parte restaurata del muro sia l’interno della Cattedrale stessa www.catedralvitoria.com.

 Cattedrale di Santa Maria. 

La Cattedrale di Santa Maria è un meraviglioso esempio di architettura gotica. L’edificio è stato concepito all’ inizio del XIII secolo dal re Alfonso VIII di Castiglia come una chiesa-fortezza, arroccata sul punto più alto della collina dove c’era in origine il villaggio di Gasteiz.

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Plaza de la Virgen  Blanca

Conosciuta anche come “Piazza della Città Vecchia”, la Plaza de la Virgen Blanca è senza dubbio la piazza principale di Vitoria. Non è solo il centro geografico della città, è anche qui dove si incontrano i vitorianos, circondato da bar con terrazze, luogo ideale dove fermarsi per un drink o per mangiare uno spiedo.

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In mezzo alla piazza  Virgen Blanca il monumento raffigurante la Battaglia di Vitoria (21 giugno 1813) contro le truppe di Napoleone. Un conglomerato di truppe inglesi, spagnole e portoghesi sotto il comando del duca di Wellington, combatterno fino alla vittoria e le truppe francesi si ritirarono dalla Spagna (ad eccezione di Catalogna) mettendo così fine alla guerra d’indipendenza.

La piazza prende il nome dal santo patrono della città, la Virgen Blanca. In questa piazza si svolge anche l’inizio dei festeggiamenti di Vitoria. E’ qui dove ogni anno dal 4 al 9 agosto, migliaia di vitorianos si radunano per guardare il Celedón (pupazzo protagonista), che scende ogni anno dalla torre della Chiesa di San Miguel sulla folla che si trova nella piazza (segna l’inizio delle vacanze). I 5 giorni che seguono sono pieni di attività ed eventi per bambini ed adulti. Fiestas de la Virgen Blanca

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Plaza Nueva

Adiacente alla plaza de la Virgen Blanca si trova la Plaza Nueva (chiamata anche Piazza di Spagna), questa piazza è stata utilizzata nel corso della storia come un’arena e come zona di mercato. Attualmente è piena di bar situati sotto gli archi del palazzo che lo circonda.

Per molti Vitorianos, andare a fare una passeggiata per il mercato è il tipico programma di Domenica mattina. Nel mercato, si trovano collezionisti di francobolli e monete, si possono trovare interessanti oggetti d’antiquariato e molto altro ancora.

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La famosa via Eduardo Dato inizia presso la Piazza Nuova e termina presso la stazione ferroviaria. E’ la principale via dello shopping della città e, allo stesso tempo, è piena di bar e caffè famosi per offrire alcuni dei migliori pintxos della città.

Il Museo Artium si trova nei pressi del Casco Viejo di Vitoria, inaugurato nel 2002, Artium è il museo di arte moderna a Vitoria. Contiene una vasta collezione di arte contemporanea basca e spagnola. La collezione si compone di 3.000 pezzi di secoli XX e XXI (Dalí, Piccaso, Miró, Chillida). www.artium.org

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Sempre nel cuore del Casco Viejo si trova il  Palazzo Bendaña, in stile rinascimentale del XVI secolo, questo palazzo è stato costruito su quello che era in origine il palazzo di Arrieta-Maestu.

Dall’esterno, sembra una casa fortificata medievale, mentre il suo interno è caratterizzato dalla sua architettura rinascimentale. Oggi, è sede del Museo di carte da gioco (Museo Fournier de Naipes), una visita un pò insolita ma comunque interessante, visto che il museo ospita una delle prime cinque collezioni di carte nel mondo. Vitoria deve ringraziare la società Naipes Heraclio Fournier, il cui proprietario donò la sua collezione privata al museo. La collezione contiene lettere storiche provenienti da tutto il mondo ed antichi macchinari, utilizzati per la produzione di carte. 

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Arte, matematica e natura si incontrano

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KATY ANN GILMOREA di Los Angeles,  (Laureata in Arte, Matematica e Spagnolo nel 2011) usa migliaia di minuscoli triangoli e con spettacolari composizioni geometriche crea impressionanti forme tridimensionali. La maggior parte del lavoro di Gilmore è  disegnato a mano utilizzando solo penne e pennarelli. Scopri e lasciati sorprendere dai disegni di Gilmore visitando il suo sito web.

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